In spedizione al Salone di Montreuil

Tra carta e digitale è la rubrica di Giulia Natale che esplora la biblioteca del futuro, tra storie fatte di carta e di pixel!

Il Salon du livre et de la presse jeunesse non è solo uno dei tanti rendez-vous dell’editoria dedicati a bambini e ragazzi, ma è un appuntamento storico e straordinariamente atteso che raccoglie in fiera editori e pubblicazioni francofone. Storica è anche la sede: il Palazzo dei Congressi di Montreuil, alle porte di Parigi.

Quella conclusasi ai primi di dicembre è stata la 38esima edizione, a tema Désirs de mondes, e ci ha fatto scoprire novità e sorprese.

La sede, forse adatta per le prime edizioni, ormai fatica ad ospitare una fiera-mercato così affollata, densa di eventi e assegnazione di premi (le Pépites) che quest’anno ha contato 400 espositori, decine di incontri e un’affluenza entusiasta di famiglie, scuole, professionisti del settore.

Questa rubrica, quindi, dopo aver visitato la mostra (ancora in corso) alla Reggia di Venaria e dopo l’esplorazione del Museo del ‘900 di Mestre, si è immersa nella ricchezza di immagini, voci e linguaggi dedicati all’infanzia e ai giovani. Credo che la foto con Veronica Ruberti e Chiara Ciociola del team Riconnessioni, scattata di sfuggita fra gli stand, testimoni l’interesse per l’immersione.

Giulia Natale e Team Riconnessioni in visita al Salon du Livre et de la presse jeunesse.

Come sempre, focus dell’indagine sono i contenuti digitali interattivi e le novità, per segnalare strumenti utili per una didattica inclusiva in una scuola innovativa.

Museo Montreuil | Notizia Riconnessioni

Il mercato della produzione in ambito digitale è cambiato molto in questi anni; la trasformazione più rilevante che forse possiamo annotare è a carico degli artefici di contenuti per bambini e ragazzi. Infatti, mentre agli albori, forti anche di contributi governativi, molti sviluppatori indipendenti potevano dedicarsi alla sperimentazione di app, oggi, resistono e continuano a sviluppare prevalentemente realtà strutturate (in grado di sostenerne i costi) oppure, come abbiamo visto al Salone, realtà che creano tecnologie e contenuti con modalità diversamente articolate.

La Télé du Salon va in onda nei giorni di apertura del salone (29 novembre – 5 dicembre) in diretta offrendo riflessioni e tavole rotonde fruibile in tutta Francia. Nata a causa delle restrizioni pandemiche positivamente continua ad esistere, rendendo accessibili i contenuti per chi non possa recarsi in fiera, alcuni dei quali disponibili a posteriori sul canale YouTube del salone.

Ho poi trovato una perla ben nascosta ma che, stando all’entusiasmo dei giovani sviluppatori e del video reso disponibile su YouTube, promette bene!

Si tratta di Alien Kebap, una visual novel il cui protagonista è un giovane di periferia che sembra essere il primo testimone dell’arrivo di un extraterrestre sulla Terra. Per il momento è in fase di sviluppo ma ne sapremo di più quando arriverà su mobile, sarà nostra cura tenervi aggiornati; vi anticipo che il rap qui spacca e lo stile è del fumetto. La cito perché è uno dei bellissimi casi di sperimentazione fra linguaggi di cui il panorama francese è capostipite e, non certo a caso, è un progetto degli studenti della Scuola di specializzazione di gioco e media digitali interattivi Cnam-Enjmin di Angoulême, l’École nationale du jeu et des médias interactifs numériques. E allora Bon courage Zoé Genot (game & narrative design), Gueul 2 Boi (interprètation rapper), PadPlatine (composition musique), Chloé Jeanu (UI & UX design), Martin Rault (illustration), Etienne Tramaux (programmation).

Era presente al salone al salone anche Les Doigts Qui Rêvent, casa editrice che dedica all’accessibilità la propria produzione, per tutti i lettori, non vedenti e ipovedenti, adattando e raccontando storie illustrate tramite il tatto, il braille e materiali assortiti. Émile veut une chauve-souris è la loro versione digitale in formato epub3 quindi da leggere sulle piattaforme idonee. In questa eccezionale modalità di lettura è possibile adattare il testo e le immagini alle proprie necessità tramite la personalizzazione dei parametri di visualizzazione, è possibile attivare animazioni e sonoro che guidano nella comprensione, si può ingrandire l’immagine, si può isolare ciascun elemento e attivare l’audio. Grazie ai cinque gradi di adattamento di ogni immagine (per cui l’immagine viene spogliata o arricchita di dettagli in modo stratificato) e alla selezione dei colori per lo sfondo, viene resa possibile ai bambini ipovedenti la lettura in autonomia di un albo illustrato. Questa è inclusione vera.

Emile veut un cheuve-souris | Notizia Riconnessioni

Infine, facendo lo slalom fra bambini, ragazzi e insegnanti, mi sono imbattuta in un editore che non conoscevo e che pubblica albi con cd per raccontare storie ai più piccoli, una risorsa non di avanguardia tecnologica ma uno strumento sempre valido da portare in classi miste (per lingua madre) già dall’infanzia o con cui lavorare alla sintassi, ai tempi verbali e alla musicalità anche in età di scuola primaria.

Museo Montreuil | Notizia Riconnessioni
Copertina del libro les droles des voisins

La casa editrice si chiama Benjamins Media. Ho acquistato l’albo illustrato Les droles de voisins de Roseline Semelle con cd, la traccia audio è professionale (per professionale intendo che è una professionista della voce, con le pause giuste e l’interpretazione disinvolta, a darne lettura) e l’ascolto è corredato da pertinenti suoni ambientali per un’immersione completa nella divertentissima storia dei due vicini, acerrimi nemici… e poi si vedrà la conclusione!

Il salone di Montreuil e il suo carico di risorse illustrate, raccontate, lette, animate, digitali o musicate sono un tassello di risorse per la scuola e per la didattica, sono la vita culturale quotidiana che possiamo offrire a bambini e ragazzi ogni giorno per rendere affascinante il senso della scoperta e dell’imparare.

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