Animali: compagni di avventura tra carta e digitale
Tra carta e digitale è la rubrica di Giulia Natale che esplora la biblioteca del futuro, tra storie fatte di carta e di pixel!
La trasmissione di conoscenze e archetipi nelle culture più diverse è stata veicolata da narrazioni, scritte, ma spesso tramandate oralmente, che si sono affidate a protagonisti animali risultando immediate, visualizzabili e memorizzabili (il rapporto che in passato ha legato Uomo e Natura è stato determinante a questo fine).
Abbiamo a disposizione migliaia di pagine fra albi illustrati, narrativa e testi scolastici rivolti ai bambini della fascia della primaria in cui dominano sia animali di fantasia sia scimmie, cani, asini, maiali, api, galline, insetti, la fauna tutta intera!
Non stupirà quindi che anche il mondo digitale abbia trovato negli animali un comodo e generoso alleato a quattro zampe, a sei gambe, peloso, pennuto, pinnato o squamato, una schiera di “collaboratori” che si affaccia dagli scaffali reali quanto dagli store (pronta ad essere scaricata) per giocare, raccontare storie, accompagnare nell’apprendimento, muovere interesse.
Ne abbiamo parlato anche in un video di Impronte digitali,
che puoi guardare qui!
Scavando nelle mie biblioteche di carta e di pixel ho individuato 3 albi e 3 app a scopo didattico, scopo talvolta dichiarato, talvolta latente, sottolineando che la possibilità e l’opportunità di avvalerci di queste risorse (o di quelle che voi selezionerete) in modo creativo dipendono dalla natura del vostro gruppo classe.
Dalla Roma del primo secolo ci sono arrivati racconti (da lui spesso mutuati da Esopo) in cui Fedro attribuiva agli animali vizi e virtù umane, per dare insegnamenti ai lettori. Il forte aspetto moraleggiante dei suoi scritti è qualcosa di cui si può, a mio avviso, parlare con i bambini, cercando poi di costruire liberamente insieme a loro una nuova morale della favola, adattata ai nostri tempi, magari meno severa. Questo invito appassionato è nella prefazione stessa dell’edizione Animali nelle favole di Giunti del 1976 (illustrata deliziosamente da Attilio Cassinelli) e a me sembra di grandiosa e moderna apertura critica se portata anche sui banchi di scuola.
A Is for Animals è un ABC pop-up di David Pelham, un classico, rettangolare dal design elegante svela impressionanti sorprese sotto i lembi. È un modo gioioso per imparare le 26 lettere dell’alfabeto inglese associate al nome dell’animale rappresentato in tre dimensioni, da usare tutti insieme per avvicinare i più piccoli a questa lingua straniera forse ancora un po’ maltrattata nella scuola primaria.
Per una folle condivisione di ritmo con i più grandi, in Tre chicchi di moca di Toti Scialoja c’è poesia, nonsense e gioco linguistico (ho l’edizione a cura di Teresa Buongiorno di Edizioni Lapis). In questo caso, si balla fra lucciole con i tacchi e trichechi sul triciclo, fra parole immediate e parole ricercate, si ride al suono, si può anche non capire, alcuni versi arrivano con il tempo e non tutti i bambini hanno lo stesso tempo, ma parlano gli animali e l’ascolto è assicurato.
Anche sul versante delle App mi imbarazza dover scegliere. A mio avviso, si potrà ottenere buon sostegno didattico e coinvolgimento narrativo-ludico con le app di Minibombo che ci hanno offerto nel tempo fior di animali interattivi e collaborativi (molto utili, ne avevamo parlato in questo articolo) ma per un utilizzo ortodosso abbiamo a disposizione App appositamente create per sostenere la lettura, l’ortografia, le sillabe, le capacità di calcolo, le tabelline, nonché la dislessia evolutiva; le si trovano facilmente negli store attingendo alle categorie.
Sono aggiornate, con attività graduate, e si viene guidati da un pettirosso (o da un pirata); puntano all’individuazione e alla consapevolezza dell’errore potenziando il processo cognitivo per non reiterarlo: Recupero in ortografia (qui per Android) e In volo con la matematica (qui per Android), pubblicate da Edizioni Centro Studi Erickson.
A valutare dalla ricchezza dell’offerta, sembra che sia sempre appannaggio degli animali insegnare il loro nomi ai bambini, queste sono utili e molto semplici, uniscono l’immagine dell’animale al suo verso (o al suono di contesto), alla parola scritta e pronunciata. Animals & Their Sounds per piccoli, e Animali: I mammiferi e uccelli (qui per Android) in 22 lingue fra cui l’italiano per i più grandi. Quest’ultima è gratuita ma contiene una lieve pubblicità e acquisti-in-app, sopportabili rispetto al materiale che offre: schede, quiz, composizione delle parole secondo l’ordine delle lettere, possibilità di azzerare i progressi. Si collega a uno schermo in classe e si incontra una zoologia interattiva e partecipativa di base.
Concludo con l’amabile Bulle, (qui per Android) una talpa annoiata dalla routine di cassiera di cinema che un giorno scopre un annuncio di lavoro e cambia la sua vita. È un’App senza testo, ben movimentata e illustrata, insolita e originale nello schema per procedere nella narrazione (ci sono segni grafici per suggerire l’interattività richiesta), e deliziosa per l’intraprendenza della talpa, illustrata con gusto, ottima la musica.
Potreste non svelare ai bambini il mestiere di Bulle – non lo si intuisce subito – lasciate che interpretino e propongano; la storia la si potrà scrivere collettivamente tenendo come base lo sviluppo dato.
Un talpa avventurosa e interattiva per scrivere una storia tutti insieme…mi sembra che ottobre prosegua con creatività, buon lavoro!