La ricetta per una scuola innovativa di Salvatore Giuliano

 

 

IDENTIKIT

Nome: Salvatore
Cognome: Giuliano
Età: 50
Formazione: enonomica
Professione: dirigente scolastico
La propria sfida: realizzare una scuola che dia spazio alla creatività degli alunni
Un ricordo della scuola: la mia maestra Maria Perrino

 

L'I.I.S.S. Majorana è sulla bocca di tutti, cosa lo rende così speciale?

La passione che tutti ci mettiamo ai diversi livelli. Si respira un clima di grande rispetto e informalità, pertanto ognuno è libero di esprimersi e molto spesso le idee propulsive per nuove iniziative vengono dal basso, rendendo la scuola una vera e propria fucina dell'innovazione e del cambiamento. La diversità sta nel fatto di aver creato un clima fortemente collaborativo e creativo dove ognuno ha ben chiaro il proprio ruolo. Questo abilita un processo dove per ogni situazione ciascuno sa cosa deve fare e come deve interagire con gli altri.

Come avete innescato questo processo?

La scuola ha fatto un uso intelligente del potere di deroga allo staff e agli uffici che agiscono sempre nel rispetto del protocollo. Abbiamo ingegnerizzato i processi distinguendo in modo chiaro i ruoli di ognuno. Questo è facilitato da una comunicazione interna molto efficiente che permette a tutti quelli che devono intervenire su un argomento di farlo in tempo reale.

L'innovazione tecnologica è un prerequisito imprescindibile per l'innovazione della didattica?

Non necessariamente. La tecnologia è uno strumento che se usato intelligentemente può migliorare significativamente gli apprendimenti. Non è detto che la tecnologia di per sé sia portatrice di miglioramento o innovazione. Come non è detto che il cambiamento sia sempre un bene. Molto spesso si è portati a cambiare, a modificare lo status quo, con la presunzione che quel cambiamento sia portatore di miglioramento. Non è sempre così, sopratutto se quel cambiamento non è partito con un'adeguata chiarezza di quello che si fa: come, perché, chi farà cosa. Il cambiamento è molto contagioso, in bene e in male.

La mancanza di risorse tecnologiche può essere un problema, ma spesso il vero problema è la mancanza di idee. Quando siamo partiti con progetti di innovazione non avevamo soldi. Se hai idee poi i soldi li trovi: dal crowdfunding all'amministrazione… però bisogna partire da idee chiare. Attenzione a non nascondersi dietro al fatto che le risorse non ci sono, molto spesso a mancare sono proprio le idee.

L'I.I.S.S. Majorana è stato da poco nominato Ashoka Changemaker School. Chi sono i portatori di cambiamento nella scuola? I docenti? I ragazzi? I dirigenti scolastici?

Ritengo che tutti siamo protagonisti del cambiamento. Da una prima fase sperimentale ora si è arrivati a una fase di sistema nella quale necessariamente tutti – dirigenti, docenti, personale amministrativo, ragazzi, genitori – sono protagonisti. L'ambizione si trasferisce agli altri con l'esempio. Se il dirigente scolastico non crede in un progetto di cambiamento o di innovazione non cambierà nulla. Se non parte da lui o da lei, difficilmente gli altri saranno coinvolti.

In quelle scuole dove c'è un dirigente scolastico motivato, che aiuta e protegge dall'isolamento i docenti pronti e ben disposti al cambiamento, si potranno facilmente innescare processi virtuosi di innovazione.

Come misuri il successo della tua scuola? Da cosa ti accorgi che la scuola sta funzionando?

Dalla dispersione pari a zero. Dal bassissimo tasso di insuccesso scolastico. Dagli esiti a distanza e dal fatto che gli alunni restano a scuola anche dopo il termine delle lezioni. Inoltre, dal tasso di non ammissione alla classe successiva che non supera il 2%. L'ambiente scolastico è un altro indicatore: tutti vengono a lavoro, personale e alunni, col sorriso. Questo è fantastico.

Raccontaci la formazione che il Majorana offre a docenti di altre scuole…

La nostra istituzione scolastica offre formazione ai propri docenti e ai docenti provenienti da ogni regione d’Italia anche in quanto scuola polo regionale per la formazione degli animatori digitali. In particlar modo la formazione verte sulle metodologie didattiche e sulle tecnologia.

Cosa pensi della formazione docenti in generale? 

La formazione dei docenti è un'esigenza imprenscindibile e la richiesta da parte degli stessi docenti è sempre più crescente. 

E della formazione di Riconnessioni?

La formazione di Riconnessioni è ben strutturata e verte su tutti gli aspetti dell’innovazione tecnologica e non. È un progetto ben pensato che, sulla base delle prime considerazioni dei docenti partecipanti, sta sortendo un effetto positivo e trainante.

Sarà un sicuro volano dei processi innovativi all’interno delle scuole coinvolte!

 

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